Il periodo è indubbiamente difficile, ne siamo consapevoli, e tuttavia ho notato con piacere che molti professionisti in base alle proprie competenze stanno offrendo validi supporti per aiutare le persone a gestire meglio possibile una situazione complicata e per la quale non eravamo preparati.
Si va dai film e letture gratuiti, a workout ginnici da fare a casa per compensare almeno in parte l’impossibilità di uscire come d’abitudine, a incoraggiare i contatti via web con amici e parenti perché il cosiddetto “coinvolgimento sociale” e cioè l’interazione con gli altri è fondamentale per aumentare il nostro senso di sicurezza interiore, soprattutto nei momenti in cui ci sentiamo più vulnerabili.
Ma questo periodo difficile passerà e quindi la mia riflessione riguarda il “dopo”, il POST COVID-19, quando tutto si sarà concluso e tornato alla “normalità”.
Nei momenti di “crisi” come prima cosa è importante saper “galleggiare”, non farsi travolgere, sopraffare dagli eventi e quindi ben vengano tutti i consigli e le tecniche, anche quelle di autoregolazione che ci permettono di aumentare la nostra resilienza sfruttando al meglio le risorse che spesso ignoriamo di avere, ma che sono patrimonio del nostro Sistema Nervoso.
Una valida tecnica è quella che ci permette di utilizzare la consapevolezza del corpo: è sorprendente come il nostro corpo sia in grado di sapere già “ora” come si sentirà quando una situazione difficile sarà completamente risolta e questo anche se la mente non ha ancora elementi per capire come ciò potrà avvenire.
In terapia breve strategica una variante di questa tecnica viene chiamata “lo scenario oltre il problema “.
Si tratta di convincere la nostra mente ad immaginare lo scenario ideale una volta che il problema è stato risolto.
Questa era una delle strategie preferite da Leonardo da Vinci, che così facendo riusciva ad immaginare tra i vari progetti quelli più concretamente realizzabili.
Mettendo insieme mente e corpo possiamo già fare un deciso passo verso il “dopo”, quando ci sentiremo finalmente al sicuro poiché il pericolo sarà passato.
A questo punto però c’è un altro passo importante, a mio avviso il più importante per fare in modo che ciò che sta accadendo ora ci sia utile per crescere ed essere più forti e più evoluti di prima e consiste nel chiederci: “cosa saremo disposti a fare dopo, quando tutto sarà finito?”.
Secondo la teoria della sincronicità di Carl Gustav Jung “nulla avviene per caso” e quindi se, come affermava Alexander Fleming, ”il caso aiuta solo le menti preparate“, è scegliere di prepararsi proprio quando abbiamo scampato il pericolo che ci permette di riprogrammare il futuro, visto che ”se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto “(A. Robbins).
È questo il momento in cui abbiamo l’inestimabile opportunità di lavorare su noi stessi e porre le basi affinché gli eventi in futuro non si ripetano sempre esattamente con il medesimo copione, così come accade nel mito di Sisifo.
“Se io voglio cambiare il mondo attorno a me, devo cominciare a cambiare me stesso” (M.K. Gandhi, Pensieri).
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Dott. Fabio Miotto – Studio Miotto Osteopata
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