Il progetto I.S.L.B. (Integrazione Somatica delle 5 Leggi Biologiche™️), condensa gli ultimi anni di studio e verifica personali e ha come obiettivo quello di permetterci una ri-connessione con quel potenziale di cui abbiamo perso consapevolezza, espresso dall’innata capacità del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) di mantenerci in vita e che è praticamente identico a quello degli altri mammiferi allo stato selvatico.
Lo scollamento tra l’evoluzione dell’uomo “tecnologico” favorita dallo sviluppo della corteccia cerebrale, rispetto alle esigenze della parte istintuale, ha generato un solco sempre più profondo, che è indispensabile ridurre se vogliamo porre le basi per una vita più felice ed appagante.
Negli anni è cresciuta in me la sensazione che sia proprio questo allontanamento dalla parte bio-logica, cioè logica per la Vita, la causa del malessere, dell’insoddisfazione e del dolore che percepiamo nel profondo e che solo in parte riusciamo a contenere razionalmente.
Ma come ci comportiamo nei confronti del dolore? Se non è troppo intenso proviamo ad ignorarlo, indaffarati come siamo a correre a mille all’ora, passerà, ci diciamo…Se invece il dolore è più forte spesso ricorriamo a sintomatici, nella maggior parte dei casi rappresentati da farmaci. Tuttavia, anche nel mio lavoro da osteopata, mi sono reso conto che pur praticando una medicina olistica dai principi completamente diversi rispetto a quelli della medicina ufficiale, alla fine la richiesta delle persone rimane sostanzialmente la stessa: ”per favore toglimi il dolore prima possibile…”. Quindi, indipendentemente dallo strumento che utilizziamo, l’obiettivo primario rimane sempre quello di risolvere il dolore, nonostante sia generalmente acquisito il fatto che il sintomo rappresenti solo la punta dell’iceberg. Storicamente la nostra cultura in materia è basata su una medicina specializzata nel controllo del sintomo: avendo quest’ultimo quasi come unico riferimento per orientarci sull’utilità di ciò che stiamo facendo, una volta debellato il dolore “ufficialmente” avremo anche risolto il problema.
Un altro potentissimo alleato nella lotta contro il dolore e che ci accompagna quotidianamente è la ricerca del “piacere”. È risaputo che non è possibile vivere senza il piacere, poiché il piacere è parte essenziale della vita. Purtroppo però la nostra consolidata attitudine a ricercare rimedi sintomatici, seppur a volte indispensabili, non ci permette di confrontarci attivamente con quella sensazione di malessere profondo, finendo progressivamente in un vicolo cieco. A questo punto aumentare sempre più le dosi dell’antidoto di turno diventa praticamente automatico, ma come per tutte le cose quando diventano “troppo”, si trasformano esse stesse in un problema, un ulteriore dolore che va ad aggiungersi a quel disagio interno, rinforzandolo. Come diceva Oscar Wilde “È con le migliori intenzioni che il più delle volte si ottengono gli effetti peggiori”: non perché non siamo all’altezza di capire o perché vogliamo farci del male a tutti i costi, ma “semplicemente” perché ci siamo sempre più dissociati dalla nostra parte vitale e questo ci ha precluso la capacità di compiere scelte razionali, coerenti con le esigenze istintive degli esseri viventi.
La soluzione c’è ed è intimamente connessa con il corpo che è il contenitore di tutte le sensazioni, le emozioni così come dei sintomi: riconnettersi con le sensazioni profonde ci permetterà di completare processi irrisolti, per un risveglio somatico vitale e consapevole.
Imparare a seguire le esperienze corporee nel qui e ora sarà un allenamento che svilupperemo insieme in modo titolato per imparare a superare gradualmente le resistenze e ampliare la zona di comfort, con l’obiettivo finale di essere sempre più artefici del nostro destino.
Dott. Fabio Miotto – Studio Miotto Osteopata
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