Come possiamo utilizzare il potere dell’intenzione per migliorare la nostra vita?
E’ partito a giugno 2020 il 1° corso del Progetto I.S.L.B., suddiviso in 2 gruppi di partecipanti: molte informazioni che ci hanno permesso di approfondire il tema dell’ INTENZIONE spaziando da varie interpretazioni in ambito psicologico, ad esperimenti e teorie su come l’intenzione influenzi la materia e quindi la realtà in cui viviamo, fino alla fisica quantistica, fonte inesauribile di conoscenze scientifiche da mettere poi a frutto. Il brain-storming finale è stato molto interessante e si è potuto notare come, grazie alla varietà degli argomenti, ad ognuno dei partecipanti fossero rimasti impressi passaggi completamente diversi, il che ha prodotto un interscambio vantaggioso per tutti. L’obiettivo principale rimane quello che ho chiamato “pensiero condiviso”, un mosaico di sapere ed esperienze che costruiremo insieme per diventare sempre più artefici del nostro destino.
3 REGOLE FONDAMENTALI
1ª Regola: la Responsabilità
C’è solo l’mbarazzo della scelta tra i tanti aforismi che fin dall’antichità ci ricordano come la chiave per iniziare a risolvere i problemi sia da ricercare dentro noi stessi e non al di fuori. Da Epitteto a Gandhi, da Tolstoj a Krishnamurti il concetto che il cambiamento sia un “affare personale” è chiaro, ma poi nella pratica poiché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, l’impresa si rivela ardua per il semplice fatto che l’unico vero ostacolo alla crescita personale siamo sempre noi stessi, con la nostra resistenza al cambiamento.
Tra i tanti aforismi quello di Stephen Covey ha attratto in modo particolare la mia attenzione perché semplice, intuitivo e ci fornisce subito una chiave di lettura per iniziare una piccola metamorfosi interiore. Non appena scarichiamo la responsabilità delle nostre azioni su qualcosa o qualcuno, è inutile proseguire con i ragionamenti: dobbiamo fermarci e prendere consapevolezza che il problema è proprio quel pensiero!
Può sembrare incredibile ma anche solo questo piccolo “stop” è doloroso da mettere in atto, ma ci consente di modificare in tempo reale la nostra “intenzione”, iniziando così a recuperare la possibilità di cambiare uno schema fisso nel qui e ora: se “la colpa” delle nostre sventure dipende dall’ambiente che ci circonda, di fatto siamo tagliati fuori dalla possibilità di modificare il presente e di conseguenza anche il futuro. Quindi, imparare ad assumersi la responsabilità di ciò che ci accade trasformandolo più possibile in opportunità per rimarginare le ferite del passato, è indispensabile se l’obiettivo è prendere in mano la nostra vita.
Continua…
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